C’è da spaventarsi. Se passasse la bozza di legge elettorale in discussione avremmo il sostanziale ritorno al proporzionale, cioè alla 1° Repubblica, con gravi danni per la governabilità. Servirebbe una legge maggioritaria a doppio turno con collegi uninominali, garantendo la rappresentanza ai piccoli partiti. Per la giustizia, il Pdl non vuole una radicale riforma, così pure per la Rai che andrebbe resa indipendente dalla politica. Anche sulle frequenze c’è una commistione tra i legittimi interessi Mediaset e la posizione politica del Pdl. In queste condizioni la politica economica del governo Monti rischia di essere vanificata nei risultati. Io sono spaventato per quello che avverrà dopo le elezioni del 2013.
La PDL vuole farsi giustizia da sola e la giustizia su misura se vincono le elezioni dell’anno prossimo
p’nsam’ alla giunt’ d’ Ceggj solo da lì può venire la rinascita dell’Italia
L’ironia servirebbe a evidenziare che chiunque vada è la stessa cosa? Non mi sembra che sia proprio così.
Berlusconi vuole le frequenze gratis e vuole conservare il controllo della tv pubblica finchè può
E’ chiaro che le resistenze alle riforme vengono dal PdL, che in parlamento insieme alla Lega ha la maggioranza. La loro alleanza si compatterebbe nel caso di voto contrario alle proposte di Monti. Le riforme contrastate non riguardano soltanto la Rai, le frequenze televisive e la giustizia, ma anche le liberalizzazioni di notai, farmacie e professioni. Quando si parla di sacrifici, bisogna che li facciano tutti in proprozione alle possibilità. Invece assistiamo stranamente a una maggior tutela dei più forti. E’ evidente perciò che il governo tecnico ha un limite nel tipo di maggioranza che lo supporta. Non so fino a che punto converrà al Pd sostenerlo. In questa fase per esempio si potrebbe dire a Monti: vuoi accelerare sulla modifica della Cassa Integrazione, allora devi dimostrarmi che riesci a spuntarla con il PdL su Rai e Frequenze; poichè non ce la fai, allora devi tener conto, sull’altro argomento, della posizione sindacale.