L’unica decisione della giunta a favore dell’economia locale è l’Imu allo 0,76% per gli immobili produttivi. Non mi sembra ci sia altro, altrimenti correggetemi. Malgrado questo, ci sono comunque segnali di ripresa? Pare proprio di no. La regione invece, oltre a registrare l’attivo delle società a partecipazione pubblica, come l’AQP e gli Aeroporti di Puglia, incrementa le esportazioni tranne che nel settore dei divani. A Ceglie esistono certamente delle responsabilità e incapacità imprenditoriali, ma sicuramente manca una politica di incentivi e facilitazioni. In compenso spendiamo: per il piano di recupero e il colore del centro storico senza che sia pronto il Pug, per gli alberi il 75% in più (pagati 70 e piantumati 40) e per la spazzatura se, con il copia incolla, rischiamo di pagare due volte il mese di aprile.
Le ipotesi sono due, stress o incapacità. Già si parla di esubero dei dirigenti in Italia. Devono essere al massimo uno ogni quaranta collaboratori. L’ufficio lavori pubblici a Ceglie ha meno di dieci persone in organico eppure chi lo dirige non riesce a farlo funzionare.
A me risulta che presso il comune di Ceglie non ci siano dirigenti, ma responsabili di area.